Anello di Sant'Antimo

L’anello di Sant’Antimo è una piacevole passeggiata tra le vigne del famosissimo Brunello, lasciandosi alle spalle i rumori della città, con partenza dall’altrettanto celebre Abbazia.

In primo luogo ci dedicheremo ad introdurre la storia della Val di Starcia e della sua vegetazione, tipica della campagna toscana: un mix affascinante dove zone pianeggianti coltivate si alternano a zone collinari boscose.

Dopodichè partiremo per raggiungere Villa a Tolli, antico borgo di origini etrusche, prima tappa della escursione.

Il borgo, a dire la verità, nel suo aspetto attuale, risale al 1200, pur essendo recentemente ristrutturato nel pieno rispetto delle tecniche costruttive locali.

Case coloniche, stalle, cantinette e la piccola chiesa romanica di Santa Lucia fanno da cornice alla Villa padronale del 1700 e ai suoi giardini all’italiana.

Da qui imboccheremo il sentiero di ritorno, caratterizzato da una magnifica vista sulla valle e sull’evocativa Abbazia di Sant’Antimo.

Non ci è dato sapere quanto ci sia di vero sulla sua fondazione leggendaria da parte di Carlo Magno, nel 781. In ogni caso, a partire dal IX secolo numerosi diplomi imperiali attestano già l’esistenza di una comunità di monaci.

Nonostante le incertezze sulla fondazione e sulle varie fasi costruttive, la visita riserverà tantissime sorprese.

Il colpo d’occhio, una volta varcata la soglia, è suggestivo: una “selva” di colonne che guida il nostro sguardo verso l’altare, con il bel Crocifisso ligneo! Altrettanto ricchi di fascino, i capitelli, uno diverso dall’altro.

Quale messaggio si nasconderà dietro le loro decorazioni?

Su tutti, per fattura, spicca il capitello attribuito al maestro “itinerante” di Cabestany, raffigurante “Daniele nella fossa dei leoni”.

Natura, arte, armonia e spiritualità… cosa poter volere di più? Un bicchiere di Brunello? Provvederemo senz’altro!