Pienza andata e ritorno

Pienza andata e ritorno è un trekking da non perdere per assaporare appieno la bellezza della Val d’Orcia.

Partendo da Pienza, incarnazione dell’utopia di città ideale, concepita da papa Pio II e dall’ingegno architettonico di Bernardo Rossellino, questo anello ci porterà in uno dei paesaggi più iconici della Toscana.

Prima di tutto, appena usciti da Pienza, visiteremo la Pieve di Corsignano, dove fu battezzato Enea Silvio Piccolomini (futuro papa Pio II). Dalle origini antichissime, che si intrecciano con l’originario borgo di Corsignano, la Pieve romanica sorge in un luogo suggestivo. Ancora più affascinante del luogo stesso, sono le decorazioni che troveremo all’esterno e all’interno dell’edificio. Si tratta di figurazioni pagane, come il serpente e la sirena, rivisitate in chiave cristiana che conferiscono alla pieve una strana e misteriosa energia.

Quindi, ancora più energetico e sognante, sarà percorrere il pezzo di campagna che segue, un vero paradiso dei sensi. È qui che venne girata infatti la scena finale del film “Il gladiatore”, la più ricca di pathos. Chiudete gli occhi e vedrete Massimo Decimo che si ricongiunge finalmente con i suoi cari, nei campi elisi.

Successivamente il paesaggio, caratterizzato dai filari di cipressi, si fa brullo ed argilloso: qui crescono le erbe aromatiche che conferiscono il gusto al famoso cacio di Pienza. La prossima sosta, ricca di commuovente bellezza, sarà presso la Cappella della Madonna di Vitaleta: un piccolo gioiello, luogo simbolo della Val d’Orcia, incorniciato tra cipressi.

Come punto finale, rientreremo a Pienza, dove la nostra giornata si concluderà con la visita del borgo e se vorrete, con una degustazione del cacio pientino!

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